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Marco Alloni, Antonio Tabucchi

La vita imperfetta

I colibrì
2017, pp. 108, 14x21

ISBN: 9788893230735
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Altre edizioni
Sinossi

Una delle ultime testimonianze di Antonio Tabucchi.
Una conversazione a tutto campo con Marco Alloni, uscita nel 2011 con il titolo Saudade di libertà, riproposta per l’essenzialità con cui riassume i temi della letteratura e del viaggio della vita secondo il grande autore di Sostiene Pereira.

«È bene temere la perfezione, altrimenti si rischia di fare un bucato troppo bianco, e la letteratura clean non ha nessun interesse: la vita è imperfetta, spesso è sporca e deve lasciare qualche macchia sulla camicia».

Tabucchi è uno di quegli autori di cui più si parla e più si sbaglia. E più si sbaglia e più ci si allontana dal senso dei suoi libri. L’ho avvertito, come una specie di sortilegio, ogni volta che ho tentato di spiegare a qualcuno chi sia Antonio Tabucchi. Una volta mi sono trovato a dire è un autore dell’enigma, un’altra che sarebbe la personificazione dello stupore una volta liberato dal suo oggetto, un’altra ancora che Tabucchi potrebbe averci detto quello che non si può conoscere, insomma, invariabilmente la definizione di Tabucchi si allontanava da lui e i libri che ci ha consegnato ricadevano in un sistema interpretativo a cui non potevano e non volevano ma soprattutto non dovevano – venire ricondotti. L’opera di Tabucchi – la sua stessa poetica – dà accesso a una dimensione sempre più interna del labirinto che solo nel momento della lettura può essere colta. Senza approdi, è una poetica dell’approdo. Senza mete, è una poetica del viaggio. Giacché di questo infine si tratta, quando si tratta di Tabucchi: di un autore il cui lascito, la cui eredità e il cui portato di indefinibilità essenziale rischia di diventare negli anni altrettanto importante di quello di Pessoa. Ma il cui contributo di originalità rischia, a sua volta, di non raccogliere che indegni eredi. In queste pagine ne abbiamo – credo – l’ennesima prova. Tabucchi parla, e nel parlare spiega. Ma nello spiegare e parlare, come sempre, allude e non proclama, non sillogizza. Molto del suo animo si svela, molta sua personalità si appalesa. Ma molto altro torna a richiamare quelle lontananze, quelle ulteriorità, quell’ombroso altrove che nessun discorso razionale lineare è in grado di suscitare. E questo credo sia infine l’elemento magico di Tabucchi: farsi ascoltare e amare senza che mai ben si capisca o sappia, o si voglia capire, che cosa esattamente amiamo di lui. Marco Alloni

Autori

Marco Alloni

Marco Alloni (1967), scrittore, vive da molti anni a Il Cairo. Collabora con diverse testate tra le quali «Micromega», «Nazione Indiana», «Il Fatto Quotidiano» e «Il Corriere della Sera». Per l’editore Aliberti ha curato la collana Dialoghi. Fra i suoi interlocutori: Antonio Tabucchi, Marco Travaglio, Giulio Giorello, Umberto Galimberti, Furio Colombo, Gian Carlo Caselli, Amos Luzzatto, Corrado Augias, Claudio Magris e Margherita Hack. Ha pubblicato, inoltre, il romanzo "Shaitan" e i saggi "Ho vissuto la rivoluzione", "Egitto o morte".
Per Aliberti compagnia editoriale è autore di Leggere il Corano nel deserto (intervista a Khaled Fouad Allam), Comportati come se fossi felice (intervista a Claudio Magris) e del saggio Il cattivo infinito.Capire Isis.

Antonio Tabucchi

Antonio Tabucchi(Pisa, 1943-Lisbona, 2012) è stato uno degli scrittori italiani più significativi del secondo Novecento. Narratore, autore di teatro, saggista, docente di letteratura portoghese, traduttore, curatore italiano dell’opera di Pessoa, che ha contribuito a far conoscere in Italia dedicandogli gran parte della sua attività di studioso. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti in Italia e all’estero. I suoi libri sono stati tradotti in più di quaranta lingue. Ha collaborato, negli anni, con i più importanti quotidiani italiani e stranieri («Corriere della Sera», «la Repubblica», «l’Unità», «il manifesto», «il Fatto Quotidiano», «Le Monde», «El País», «Diário de Notícias», «La Jornada», «Allgemeine Zeitung»), riviste letterarie («La Nouvelle Revue Française», «Lettre Internationale») e di attualità («MicroMega»).

Recensioni
Gabriele Ottaviani, Convenzionali, 06/01/2018

“La vita imperfetta”