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Franco Bassi

Vent'anni fuori orario

Varia
2014, pp. 144, 10,7x17,8

ISBN: 9788898689224
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Sinossi

La storia del rock club che è il più grande circolo Arci d'Italia raccontata da uno dei suoi fondatori: Franchino "la Luce", come lo chiamano gli amici, con le sue intuizioni abbaglianti, le memorie felici, le cadute e le rinascite. Fino al successo di questi anni, che è fatto di sogno, di concretezza contadina in puro stile emiliano e di un team di amici che ha lavorato duro. Un libro che è come il backstage di un grande, unico, ininterrotto concerto. Quello di tutti i musicisti, famosi e non, che hanno calcato il palco del Fuori Orario. Oggi è uno dei locali più conosciuti di tutto il Nord Italia. Trentaquattromila iscritti, solo quest'anno. Il cartello ferroviario di una finta - vera stazione e la vecchia carrozza di treno al suo interno ne sono l'emblema: simbolo di un luogo di sosta, accogliente per il corpo e per lo spirito. Al Fuori Orario sono passati i più intelligenti protagonisti del nostro tempo: da Marco Travaglio a don Gallo, Carlo Lucarelli e tanti altri scrittori, giornalisti, filosofi, artisti. Tra i soci fondatori del locale, Franchino, all'anagrafe Franco Bassi. L'enogastronomia per Franchino e soci è tratto distintivo dell’attività del circolo, però non è mai fine a se stessa: è il modo privilegiato per stare insieme, per recuperare una convivialità tutta emiliana fatta di cibo, vino e soprattutto pensiero, discussione, informazione e comprensione del mondo. E solidarietà. Sarà per questo che il locale di Taneto è stato premiato come Miglior Club d'Italia per la stagione 2012‐2013. Vent'anni fuori orario ripercorre i fatti e i personaggi che sono saliti sul treno del Fuori Orario e hanno fatto un pezzo di strada insieme a tutti i soci.

Autore

Franco Bassi

Franco Bassi è nato il 7 marzo del 1961 e vive a Gattatico (Reggio Emilia), il paese dei fratelli Cervi. Fra i soci fondatori di Fuori Orario, è consulente del lavoro. «Amo i comunisti italiani, perché continuo ad amare Enrico Berlinguer e, vorrei essere com'erano loro. Leggo quotidianamente «Il Fatto Quotidiano», Vinicio è il mio cantante confidenziale e Paolo Nori il mio scrittore preferito. Ho tre figlie e una moglie, per cui sono abituato ad essere minoranza».