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Martin Cunz

Dopo Auschwitz durante Ayacucho

Percorsi per un dialogo ebraico cristiano

A cura di Raffaello Zini

Bibbia e Giornale
2015, pp. 146, e-pub

ISBN: 9788899276447
€ 5,99
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Sinossi

«Alcuni mesi dopo la morte di Martin Cunz - racconta il curatore del presente volume Raffaello Zini - ricevetti numerose richieste da parte di persone che chiedevano dove fosse possibile trovare i suoi scritti, almeno quelli italiani. Anche Paolo Debenedetti mi esortò a riunire tutti gli articoli di Cunz apparsi in Italia, per poterne valutare la pubblicazione». La ricerca ha necessitato di una buona dose di pazienza: gli scritti in questione, infatti, sono tutti apparsi su testate a limitata diffusione e non è mai esistito un elenco di riferimento né dei testi da cercare né delle riviste nelle quali cercare. Con l'aiuto di tutti coloro che avevano assistito alle conferenze e agli interventi pubblici di Martin Cunz in Italia, si è riusciti a mettere insieme una raccolta pressoché completa dei suoi testi apparsi in italiano, in un arco di tempo che va dalla fine degli anni Settanta alla morte del grande teologo svizzero. Le fonti più abbondanti si sono rivelate essere delle riviste «Sefer» e «QOL», dedicate al dialogo interreligioso e impreziosite negli anni da diversi interventi di Cunz. A esse si aggiungono gli articoli tratti dagli interventi del teologo alle varie edizioni delle Settimane Ecumeniche de La Mendola e delle Giornate di Calmadoli. I testi selezionati, pur senza nessuna pretesa di esaustività, permetteranno al lettore un primo approccio al pensiero teologico e umanistico di Martin Cunz: una voce che come poche ha saputo alimentare il dialogo, l'incontro con altri, la capacità di trasformare le diversità in punti di forza e non di contrasto.

Autore

Martin Cunz

Martin Cunz (1944 - 2003) fin da giovane si interessa di ebraismo, studia l'ebraico e vuole diventare pastore. Si iscrive alla Facoltà di Teologia di Zurigo, prosegue gli studi a Gottinga e Basilea, laureandosi nel 1969. Inizia a lavorare a Berlino a un progetto ecumenico di dialogo con le Chiese dei Paesi dell'Europa dell'Est, aderendo nel frattempo al Movimento dei Cristiani per il Socialismo. Nel 1974 si trasferisce a Locarno come pastore di comunità. Nel 1980 decide di tornare a dedicarsi alla teologia e contemporaneamente al Dialogo ebraico-cristiano, lavorando a Zurigo per la Fondazione Chiesa-Ebraismo fino al 1999, partecipando ai colloqui Ebraico-Cristiani a Camaldoli, agli incontri del SAE (Segretariato Attività Ecumeniche) a "La Mendola". Collabora con diverse riviste ed è redattore della rivista « QOL». Nel 1999 decide di intraprendere di nuovo la sua attività pastorale, ma questa volta in una zona rurale poverissima del nordest dell'Argentina. Nel 2003 rientra in Europa, e nell'agosto dello stesso anno muore per un tumore al cervello.

Recensioni
Gabriele Ottaviani, Convenzionali, 05/12/2015

"Dopo Auschwitz durante Ayacucho"